
Io prediligo certe sfumature del grigio, quelle che si mescolano al Denim chiaro, il Carta da zucchero un po’ polveroso che tira ai toni freddi sino ad arrivare al grigio più plumbeo ricco di riflessi blu; quel colore che prende il cielo in certi tardi pomeriggi d’inverno sopra ad una campagna muta, dietro ad un bosco buio ed intricato oppure che s’impone ad immacolati manti di neve bianca e che tutti semplificano, chiamandolo “il grigiore invernale.”
Non c’è un cielo migliore di quello invernale che riesca a contrastare le tinte consumate e cupe della natura e suscitare in me emozioni così contrastanti: paura e brividi, calma e relax. Il colore è uno strumento in grado di suscitare profonde emozioni nell’essere umano: la percezione che si ha di noi stessi. E’ un potente canale di relazione e comunicazione.
l colore è uno degli elementi simbolici per eccellenza!!! Da sempre ha avuto una forte valenza culturale, assumendo significati antropologici diversi nelle varie culture. La sua potenza comunicativa è sempre stata usata per la cura, per la magia, la religione, il potere, la moda e l’arte.
Il grigio non è sinonimo solo di distacco o tristezza, ma pure di profonda saggezza.
E il blu non è solo il colore dei re, della calma e della memoria, ma anche dell’intimità, dell’infinito.
In ogni caso se volessi superare il grigiore della fredda stagione cosa c’è di meglio di una bella macchia rosso Porpora che non parla unicamente di passioni erotiche e potere, ma può diventare l’emblema della mia ribellione?
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